Trama

Il romanzo “Quello che resta”, scritto da Anita Scott, è un romanzo piuttosto inedito nella narrativa riguardante la Seconda Guerra Mondiale e la persecuzione degli ebrei. Inedito perché la protagonista, Clara Falkenberg non è un’ebrea vittima della follia nazista dilagante. Al contrario, appartiene a una ricca famiglia di industriali tedeschi, nazisti della prima ora, che ha goduto in pieno del ruolo dominante della sua casata legata al regime nazista. Cresciuta a Essen, Clara era considerata la «Fräulein di Ferro», orgoglio del Reich. Adesso che la guerra è finita però, tutti i suoi privilegi sono andati in fumo.

Cosa resta dopo la fine della guerra

Ora della sua ricca famiglia resta ben poco. I suoi fratelli sono morti in guerra. Suo padre è stato catturato e arrestato dagli inglesi, perché connivente con i nazisti. Forse l’unica che resiste ancora nella grande villa è sua madre, con la quale Clara non ha mai legato tanto.

Per sopravvivere Clara ha cambiato città e vive sotto falso nome. Finché le circostanze (è ricercata dagli inglesi), la costringono a tornare nella sua città di origine per cercare aiuto dalla sua amica Elisa. La città è distrutta dalla guerra appena terminata e di lei non si hanno tracce. Durante la ricerca della sua amica, conoscerà Jacob, un reduce di guerra con una gamba inutilizzabile. Clara si affida a Jacob per riuscire a nascondersi dagli inglesi. Ha fiducia in lui e si accorge che la tratta con rispetto e dolcezza.

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Non tutto è perduto

Quello che resta, come lo stesso titolo ci ricorda, è ben poco. Però non tutto è perduto. Clara in realtà ha delle colpe, ma negli ultimi anni di guerra e di regime, ha cercato, per quanto possibile, di aiutare diversi deportati che arrivavano nelle loro industrie, nascondendoli all’insaputa della sua famiglia.

Ora per lei non sarà facile dimostrare quanto possa aver aiutato i confinati. Di certo la sua famiglia ha tratto grossi vantaggi dai deportati che lavoravano per loro in condizioni di miseria e gratuitamente. Gli inglesi la cercano per farle scontare quanto merita. Ma la verità non sempre è come appare. Nel romanzo Quel che resta infatti, Clara si rivelerà molto più umana di quanto in un primo momento possa sembrare.

Quello che resta. Recensione

Come già accennato al principio, la protagonista è quasi un’antieroina, rispetto alla letteratura che si è prodotta su tale argomento. E’ una donna che dimostra un certo egoismo. Ma i flashback ci descrivono una ragazza anche molto ingenua. Succube del padre e dell’ideologia nazista.

L’autrice è stata brava nel descrivere una donna credibile nei suoi difetti, ma anche nei suoi pregi. Un ruolo importante è quello di Jacob, che si arrabatta nel mercato nero, per sopravvivere e far sopravvivere le sorelle. Anche i personaggi di contorno, sono ben descritti e amalgamati all’interno della storia. Nell’insieme la storia mi è piaciuta.

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