Finché il caffè è caldo
Trama
Ecco un libro uscito già da qualche mese che mi ha incuriosito subito: “Finché il caffè è caldo”. Ha un storia veramente particolare. In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si racconta che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si dice che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere.
Regola fondamentale: il caffè dev’essere caldo
Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere.
Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.
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Recensione
Appena ho visto questo libro mi ha incuriosito tanto, primo per il titolo: “Finché il caffè è caldo”, poi per la trama che non mi lasciava indifferente. Se aggiungiamo una bella copertina e il riferimento nel titolo a una delle mie bevande preferite, beh, allora era proprio inevitabile che lo dovessi leggere! E così, ho iniziato la lettura di un romanzo delicato, pieno di tenerezza, che pagina dopo pagina, ti fa riflettere sulla vita, sulle nostre relazioni e soprattutto sulle occasioni mancate, che a volte non tornano più.
Nel romanzo ci sono diversi personaggi, ognuno con una storia particolare, che entrano in questo strano bar dapprima per curiosità e poi si fanno coinvolgere nella leggenda che aleggia da diverso tempo sul locale. Il fascino delle storie orientali è presente anche all’interno di questo libro.
Al principio sembra un po’ strano e semplicistico, ma essendo un libro molto scorrevole, ti coinvolge sempre di più fino a spingerti a vedere se i protagonisti avranno o meno il coraggio di affrontare questo salto nel tempo per provare a sistemare qualcosa, pur sapendo che non verrà modificato il corso della storia. Allora perché osare tanto? Considerato che per fare questo “viaggio nel tempo” si corrono anche dei rischi? Perché nella realtà quando capitano dei fraintendimenti con persone care, si pensa di avere altro tempo per poter chiarire, per poter dire ciò che non si è detto.
Ma spesso quel tempo non c’è più. O si procrastina all’infinito fino a che non possiamo più fare nulla. Ecco perché i personaggi del libro “Finché il caffè è caldo” faranno quel “viaggio”. Perché se è pur vero che il corso della storia non verrà mutato, ciò che cambierà sarà il nostro stato d’animo e quello della persona che dobbiamo rivedere. Sono pochi istanti quelli che questo misterioso bar ci mette a disposizione nel nostro viaggio nel tempo, giusto finché il caffè che ci verrà servito sarà caldo. Quindi l’importanza che il libro dà alla vita e ad ogni suo attimo è importantissimo.
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