La bambina di Hitler
Pensavano fosse una di loro.
Ma si sbagliavano.
Perché nessuno può fermarla.
La bambina di Hitler
“La bambina di Hitler” viene classificato come Young Adult, quindi dedicato ad un pubblico in crescita, ma non solo.
Siamo in Germania nel 1939, in pieno nazismo e la guerra è ormai alle porte. La protagonista è Sarah, un’adolescente di quindici anni che, per le ristrettezze e per la fame sofferta, sembra molto più piccola, dimostrando al massimo dodici anni. Ha avuto un’infanzia agiata con sua madre attrice teatrale e un padre importante, ma tutto questo è durato poco.
Con i nazionalsocialisti al potere tutto è cambiato. Suo padre è costretto a fuggire a causa della legge che vieta i matrimoni misti tra ariani e ebrei e lei e sua madre saranno sole per tanto tempo. Sua madre cercherà rifugio nell’alcool e Sarah dovrà crescere in fretta per accudirla. Troppe cose sono cambiate in quegli anni. Troppa follia e crudeltà si è riversata su degli innocenti. Il ricordo della Notte dei Lunghi Cristalli tormenterà le sue notti per diverso tempo. Così, a causa delle leggi razziali lei e sua madre saranno costrette prima a nascondersi e poi, quando il pericolo sarà troppo vicino, proveranno a scappare e a cercare un’altra patria.
Leggi razziali
La sua unica colpa è quella di non essere ariana, o per lo meno, di non esserlo completamente in quanto sua madre è ebrea. Per questo motivo non c’è posto per lei nella Germania del Terzo Reich. La storia inizia proprio con la sua fuga dopo aver assistito all’uccisione di sua madre, mentre tentavano di fuggire in macchina, durante un posto di blocco notturno da parte dei nazisti.
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La fuga
Dopo i primi momenti di sconforto e dolore capisce che deve nascondersi e organizzare una partenza precipitosa verso la Svizzera. È in questo modo che conosce un uomo enigmatico che poi si rivelerà il suo salvatore. L’uomo in questione si scoprirà poi essere una spia inglese: Jeremy Floyd. Ma Sarah dovrà accettare un compromesso: diventare una spia. E per farlo dovrà fingersi una giovane hitleriana. Dovrà rinnegare tutto di lei e trasformarsi in Ursula. Entrerà in un istituto femminile della Gioventù hitleriana, dove i precetti sono quelli gretti e maschilisti di istruire le fanciulle a diventare donne forti e votate solo alla procreazione della razza ariana. Il suo aspetto, i suoi lunghi capelli biondi favoriranno questo inganno. Facendo forza sulla sua indole si fingerà un’autentica ariana devota al Fuhrer e carpirà notizie importantissime per cercare di ostacolare il Terzo Reicht.
Certo non sarà un percorso facile, anzi, dovrà subire diverse forme di soprusi e violenze da parte delle ragazze che frequentano la scuola e anche da parte di figure di regime, forti del loro ruolo e si accorgerà ancor di più quanto il male sia un abisso senza fondo. Ma Sarah non si arrenderà, anche quando penserà che sia tutto perduto.
Nel suo tortuoso percorso verso la libertà, ci sarà sempre la voce di sua madre ad accompagnarla, con fantasiosi dialoghi, soprattutto quando dovrà prendere delle decisioni importanti.
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Recensione
Ho trovato questo libro molto interessante, benché diverso da altri che affrontavano la tematica della Shoah e delle persecuzioni razziali durante l’epoca nazista. Qui la protagonista pur conoscendo molta malvagità e sofferenza per la perdita dei propri cari, non si rassegna al suo destino. Anzi, cerca ancor di più di arrivare al suo obiettivo che principalmente è quello di salvarsi e di provare a cambiare il corso della storia.
Il libro si legge bene ed è molto coinvolgente fin dall’inizio. Per questo mi sento di consigliarlo a tutti, non solo ai giovani, perché oltre alle tematiche trattate (di cui si dovrebbe parlare di più, per non dimenticare) infonde senso di giustizia, coraggio e, soprattutto, determinazione, invitando a non arrendersi mai.
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