La casa sull’argine: la saga della famiglia Casadio
La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, nella casa sull’argine, all’incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. Gente semplice, schietta, lavoratrice. Poi, all’inizio dell’Ottocento, qualcosa cambia: Giacomo Casadio s’innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa.
La famiglia Casadio
Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l’eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente. I componenti della famiglia Casadio vivono sospesi tra l’irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni. E portano ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall’amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo.
Un’inquietante profezia
Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta. La saga di una famiglia che si dipana attraverso due secoli di Storia, percorrendo gli eventi che hanno segnato l’Italia: dai moti rivoluzionari che portarono all’Unità fino agli Anni di Piombo. Una storia epica e intima insieme, un romanzo in cui immergersi per recuperare la magia dei sogni e ritrovare tutto ciò che ci rende davvero vivi.
(Fonte della trama ed. Nord)
Dal libro:
«Molti hanno gli occhi neri, la stessa espressione inquieta nello sguardo; altri gli occhi chiari e lo sguardo inconfondibile dei sognatori. Ma in ognuno vedo la stessa storia: una storia di terra… Per generazioni abbiamo provato a rinunciare ai sogni, lasciando perdere l’amore, la musica, l’intima gioia della creatività e della fantasia. Ma non c’era bisogno di un’antica favola di zingare e serpenti per capire che quella profezia era stata travisata: perché la felicità è fatta della stessa materia di cui son fatti i sogni e il male della vita, per tutti noi, non è stato correre dietro ai sogni, ma rinunciarvi.»
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La casa sull’argine. Recensione
Ecco un altro libro che mi è piaciuto tanto e che consiglio vivamente, soprattutto agli appassionati di storia, di esoterismo e di quel pizzico di magia che dà il giusto sapore ad un libro già bello. “La casa sull’argine” narra la saga della famiglia Casadio, che percorre due secoli di storia e di volta in volta, i vari personaggi con le loro vicissitudini riescono a coinvolgere il lettore. Almeno questo è capitato a me. Al principio, avendo letto le prime impressioni di alcuni lettori, che non sempre erano positive, mi ero lasciata condizionare, ma poi la curiosità ha avuto la meglio e ho fatto bene a seguire il mio istinto. Mai farsi condizionare completamente dalle opinioni altrui! Non mi sono pentita per niente, anzi, partendo un po’ prevenuta, mi sono invece dovuta ricredere e ho trovato il romanzo molto emozionante. Non ho avuto difficoltà a seguire il succedersi delle generazioni e i vari protagonisti che si sono dati il cambio, in questa affascinante famiglia.
Incontro tra due mondi: quello contadino e quello gitano
Fin dal principio, con un personaggio enigmatico come la zingara Viollca che rinuncerà alla sua famiglia di origine per seguire il suo amore, Giacomo Casadio, attraverso il quale genererà una stirpe di discendenti che si distingueranno per alcune caratteristiche fisiologiche ma anche interiori: «Molti hanno gli occhi neri, la stessa espressione inquieta nello sguardo; altri gli occhi chiari e lo sguardo inconfondibile dei sognatori”.
Sognatori o sensitivi
Alcuni sognatori, come Giacomo, con i capelli biondi e gli occhi azzurri e altri con gli occhi e i capelli neri che avranno capacità divinatorie, saranno attratti dalla magia, dai tarocchi e dall’esoterismo in genere.
La profezia di Viollca
Molto intrigante la profezia di Viollca, durante una notte burrascosa nella quale riprende i tarocchi che aveva abbandonato da tempo. Nella profezia Viollca vede un matrimonio sbagliato, che avrà conseguenze nefaste per tutta la famiglia. Viollca non sa quando capiteranno le sue visioni, ma da quel momento, ogni discendente vivrà con il peso di questa profezia, e lo stesso dicasi di ogni lettore.
La forza della storia e dei suoi personaggi
Proseguendo con le generazioni fino ai giorni nostri, ogni personaggio farà breccia nel cuore dei lettori. Ci si troverà a fare il tifo per loro, anche quando i loro comportamenti non saranno dei migliori, quasi come fossero ormai parte della nostra famiglia.
Pagine ricche di emozioni
Senza spoilerare, voglio aggiungere che ho trovato ancor più emozionanti le ultimissime pagine del romanzo, soprattutto dopo che si è percorso tutta la storia di questa famiglia e ci si è affezionati ai vari protagonisti. Mi devo complimentare con l’autrice Daniela Raimondi perché è riuscita a descrivere benissimo le sensazioni che ognuno prova quando si chiude un lungo capitolo della propria storia familiare. Sono righe intense di emozioni e nostalgia che ognuno di noi, prima o poi si trova a vivere, quando purtroppo, alcune figure importanti della nostra vita non sono più tra noi. Quando la casa e i cari luoghi dei ricordi devono lasciare il posto a degli estranei, a nuove famiglie, nuove abitudini e nuove vicissitudini.
In conclusione
Quindi, concludendo, non posso che consigliare vivamente la lettura di questo bellissimo romanzo denso di storia, di realismo e di magia. E’ un’ottima idea regalo, che piacerà tantissimo!
L’autrice
Daniela Raimondi è nata in provincia di Mantova e ha trascorso la maggior parte della sua vita in Inghilterra. Ora si divide tra Londra e la Sardegna. Ha pubblicato dieci libri di poesia che hanno ottenuto importanti riconoscimenti nazionali. Suoi racconti sono presenti in antologie e riviste letterarie. La casa sull’argine è il suo primo romanzo.
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