Stavolta vi voglio parlare di un bel thriller psicologico scritto da Paola Barbato dal titolo: “L’ultimo ospite”. La storia è molto coinvolgente e vien voglia di leggerla tutto d’un fiato.  

Dopo la morte di una ricca novantenne, senza eredi diretti e senza testamento, i familiari più prossimi, mai stati troppo affezionati a lei, si ritrovano davanti ad un affascinante notaio Flavio, al quale affidano il compito d’inventariare tutti i beni posseduti dall’anziana parente.

Così per qualche giorno il notaio con la sua assistente Letizia, dovranno rinchiudersi a Olimpia d’Arsa, l’antica dimora ormai in declino, nella quale aveva vissuto l’anziana. A far loro compagnia ci sarà Zora, il cane di Letizia, che avrà un suo ruolo nella storia. Al principio il loro compito sembra abbastanza sbrigativo, ma si rivelerà in realtà molto più impegnativo e carico di suspense e nervosismi.

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Piccoli dettagli inquietanti

L’assistente Letizia, che è una donna molto intuitiva e piena d’immaginazione, spesso si lascia condizionare dal suo intuito e sembra percepire delle inquietanti presenze nella casa. Le sue non sono solo semplici impressioni. In realtà accadono diverse cose strane a Villa Olimpia. Intanto ci sono diversi mobili nascosti nei quali verranno trovati preziosi, ma non solo. Durante la catalogazione dei vari articoli di valore presenti nella casa, vengono trovati oggetti inconsueti, spesso infantili,  che non si addicono alla vita di una anziana signora che non ha mai avuto figli e che, soprattutto, è arida di affetti. Oggetti un po’datati di bambini, che non trovano la giusta collocazione in quel contesto.

Anche il cane Zora è sempre piuttosto nervoso e preferisce mille volte stare nella dependance o nel giardino piuttosto che entrare nella villa. Poi quella misteriosa luce blu che s’intravvede provenire dal seminterrato durante la notte, per non parlare dei continui black-out che si verificano all’interno della villa! Sono tanti gli interrogativi che piano piano tormenteranno i nostri protagonisti e che li porteranno a vacillare nelle loro convinzioni.

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Protagonisti, ambientazione e struttura dell’opera L’ultimo ospite

L’autrice Paola Barbato è stata molto brava nel farci conoscere, poco per volta i personaggi de “L’ultimo ospite”, specialmente i protagonisti principali, Flavio e Letizia. Si capisce già dal principio che Flavio è un uomo sicuro di sé, mentre Letizia è una donna che ha avuto dei problemi. Lei è enormemente riconoscente nei confronti di Flavio, che l’ha salvata da una spirale negativa nella quale poteva perdersi. Ma nonostante queste peculiarità iniziali, gradualmente, in i due protagonisti sveleranno le loro insicurezze, così come le loro fobie e il lettore si affezionerà ancor di più a loro, facendo il tifo perché tutto si risolva per il meglio.

Il libro L’ultimo ospite ha una struttura con narratore multiplo. Ci sono i punti di vista dei personaggi più importanti, che raccontano la loro versione dei fatti. Il tutto senza togliere suspense al thriller, anzi aggiungono più perplessità e domande su chi potrà poi essere il vero colpevole. Ogni capitolo è molto bello e ho trovato molto carino il capitolo dedicato al punto di vista della cagnetta Zora.

E’ un giallo ben descritto e ha delle ambientazioni intriganti, specialmente quando si descrive Villa Olimpia D’Arsa e il contesto attorno al quale si sviluppa la storia.

Inoltre ho trovato ottima la scelta del titolo e chi avrà il piacere di leggerlo capirà. Per me il libro “L’ultimo ospite” è un bel thriller psicologico da consigliare.

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L’autrice Paola Barbato

Classe 1971, è milanese di nascita, bresciana d’adozione, prestata a Verona dove vive con il compagno, tre figlie e tre cani. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, tra cui Dylan Dog, ha pubblicato Bilico, Mani nude (vincitore del Premio Scerbanenco), Il filo rosso, Non ti faccio niente e Io so chi sei (il primo titolo di una trilogia). Ha scritto e co-sceneggiato per la Filmmaster la fiction Nel nome del male, con Fabrizio Bentivoglio.

Con Piemme ha pubblicato Non ti faccio niente (2017), Io so chi sei (2018), Bilico (2018), Mani nude (2019)

(Fonte biografia Piemme)

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